"Il nostro lavoro faciliterà la resezione completa dei tumori"

É a dir poco ambizioso il progetto a cui sta lavorando il prof. Ciana, docente associato di Farmacologia del DiSS che, con il suo team, grazie alla ricerca “Vescicole extracellulari per veicolare farmaci terapeutici o diagnostici”, si è aggiudicato uno dei quattro slot (su quasi 100 progetti presentati in tutto l'Ateneo) disponibili per usufruire di un percorso di accelerazione che combina il pubblico ed il privato.
Il 16 giugno scorso, il progetto targato DiSS è stato premiato in Aula Magna nell'ambito del concorso "Seed for innovation", lanciato dalla neonata Direzione per l'Innovazione e la Valorizzazione delle Conoscenze, insieme agli altri 3 progetti giudicati come più innovativi tra tutti quelli presentati.
Quali sono gli obiettivi della ricerca coordinata dal prof. Paolo Ciana?
Nella pratica chirurgica corrente la resezione completa dei tumori è affidata ai sensi del chirurgo ma questa metodica è altamente operatore-dipendente, di difficile standardizzazione e piuttosto fallace: i pazienti, purtroppo, vanno incontro frequentemente a ricaduta della malattia proprio perché non vengono rimossi completamente i margini tumorali. Autoteranost cambia questo paradigma e facilita di molto la completa resezione del tumore nei pazienti oncologici operabili. Il gruppo di ricerca ha dimostrato che è possibile rendere fluorescente il tumore attraverso una procedura di autotrapianto di nanoparticelle preventivamente isolate dal sangue del paziente oncologico e marcate con coloranti fluorescenti: infatti, queste nanoparticelle, chiamate vescicole extracellulari, quando sono re-infuse ritornano spontaneamente al tumore che le ha generate rendendolo visibile al chirurgo che è così in grado di rimuoverlo completamente. I ricercatori si aspettano che Autoteranost possa avere un impatto notevolissimo sulla sopravvivenza dei pazienti e sta progettando le prime prove cliniche. Inoltre, caricando le vescicole con agenti terapeutici potrebbe essere possibile anche la terapia medica oltre a quella chirurgica, ma questo sarà il passaggio successivo. Il team di ricerca è formato da Paolo Ciana della Statale, in collaborazione con i gruppi di Vincenzo Mazzaferro dell’Università degli Studi di Milano e operante presso Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Damiano Stefanello, del dipartimento di Medicina Veterinaria che hanno già collaborazioni in atto con il dottor Marco Sesenna e il dottor Cristiano Fontana di NBA Medica.